Asma una malattia sottovalutata

Asma, una malattia sottostimata

L’ asma è una patologia cronica che colpisce più di 300 milioni persone in tutto il mondo, causata da un’iperattività dei bronchi a diversi stimoli (allergici e non), che reagiscono chiudendosi e bloccando la respirazione. Si stima che in Italia a soffrire di asma sono circa quattro milioni e mezzo di persone, ma questi dati sono probabilmente sottostimati.

I sintomi più comuni sono la fame d’aria (dispnea), respiro sibilante, senso di costrizione al petto, tosse.

Molti pazienti si gestiscono in automedicazione, con il cortisone in compresse o per via iniettiva, senza sapere dei danni che possono causare all’organismo sul lungo periodo. Il cortisone per via orale è, da linee guida, una terapia da assumere solo in casi di emergenza e sotto controllo medico, perché innanzitutto non è la terapia d’elezione per l’asma e, in secondo luogo, il non corretto utilizzo, si associa ad effetti collaterali molto gravi: quadruplica il rischio di osteoporosi, in particolare nella donna, raddoppia il rischio di diabete mellito, aumenta lo sviluppo delle patologie cardiovascolari e dell’ipertensione. Va usato, pertanto, in caso di riacutizzazione, non come trattamento preventivo o al bisogno, come invece, purtroppo, si continua a fare.

Per sapere se si è asmatici occorre fare esami specifici, che possono essere svolti a qualunque età, ma che necessitano di una certa collaborazione del paziente.

La spirometria è sicuramente il test diagnostico più importante ma si possono fare prove per verificare l’asma da sforzo (con esercizi su tapis roulant o cyclette) oppure test che simulano una broncodilatazione o broncocostrizione (meno utilizzato).

Ci sono ancora molte persone che, purtroppo, sottostimano la pericolosità dell’asma e benché siano asmatiche non prendono le giuste precauzioni.

Ogni anno in Italia si stima che tra le 200 e le 300 persone muoiano per asma, soprattutto giovani sotto i 35 anni. Questo accade perché le crisi asmatiche che causano i decessi sono di solito quelle allergiche, quelle sporadiche e improvvise, che spesso si sottovalutano e che non si trattano in modo adeguato perché non si hanno i farmaci al bisogno per calmare l’infiammazione e aprire i bronchi.

Un’altra insidia nella gestione dell’asma è legata al fatto che spesso il paziente assume una terapia (per asma lieve, moderata o grave) solamente nella fase acuta e, risolta la sintomatologia, smette di seguirla. Questo rappresenta un errore importante perché la terapia non va mai smessa, solo così si possono evitare le crisi.

L’asma, come tutte le patologie croniche (ipertensione, diabete mellito) necessita di una terapia continuativa.

La terapia dell’asma (lieve e moderata) si basa su inalatori corticosteroidi e broncodilatatori che permettono di mantenere la malattia sotto controllo. Tenere sotto controllo le crisi è importante non solo per ridurre la sintomatologia, ma anche per evitare che il susseguirsi delle crisi, determini un rimodellamento dei bronchi che, nel lungo periodo, può causare insufficienza respiratoria.

Il farmaco al bisogno non deve mai mancare ai pazienti asmatici, ma non deve essere la terapia di base: se si assume più volte alla settimana, significa che l’asma non è controllata e occorre una visita dallo specialista.

1 commento
  1. Vito
    Vito dice:

    Complimenti per l’articolo, puntuale preciso e chiaro come il professionista cosa l’ha scritto 👏

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