Dermatite da contatto allergia al nichel

Dermatite da contatto: la causa può essere l’allergia al nichel?

Il nichel è un metallo molto diffuso, presenti in tantissimi oggetti di uso comune (bigiotteria, chiavi, monete, maniglie), in cosmetici e detergenti. Si tratta della dermatite allergica da contatto più diffusa, caratterizzata da una reazione anomala del sistema immunitario, di tipo ritardato, a questa sostanza, con comparsa di lesioni cutanee tipiche.

Le donne sono più intensamente interessate degli uomini soprattutto per l’utilizzo di bigiotteria con conseguente stretto contatto della cute con il metallo. La prevalenza dell’allergia al nichel nel sesso femminile è quindi decisamente elevata, addirittura dal 15-20% in alcuni studi.

Il sintomo principale dell’allergia al nichel è la dermatite da contatto (DAC), uno sfogo cutaneo pruriginoso che compare quando la pelle entra in contatto con un oggetto contenente questo metallo.

In genere la dermatite compare tra 12 e 48 ore dopo l’esposizione al nichel e può persistere anche per due settimane. Si manifesta con arrossamento, vescicole e desquamazione, di solito limitata all’area cutanea a stretto contatto con oggetti contenenti il metallo, come i lobi delle orecchie (orecchini), polso (orologi), collo (collane), ma anche altre zone del corpo, tra cui il volto e il cuoio capelluto per contatto con occhiali in metallo, piercing, fermagli per capelli.

La reazione cutanea è in grado di sollecitare una risposta immunitaria localizzata proprio a livello della cute esposta.

A livello cutaneo si possono osservare vescicole molto estese, reazioni eczematose, segni sull’epidermide che ricalcano fedelmente la forma dell’oggetto con cui la cute è venuta a contatto, lesioni ulcerate delle mani e dei piedi. La dermatite da contatto può essere determinata non solo dal nichel ma anche da altri metalli come il cromo, il cobalto, il mercurio, il cadmio, lo zinco, ecc. I sintomi della dermatite da contatto sono generalmente prurito, arrossamento, gonfiore, bruciore e/o dolore dell’area cutanea interessata.

La diagnosi di allergia al nichel è subordinata alle caratteristiche delle lesioni cutanee e al recente contatto con un possibile oggetto contenente il metallo.

L’esame diagnostico specifico è rappresentato dal patch test: sulla parte alta del dorso del paziente si applicano dei piccoli cerotti contenenti le sostanze allergeniche sospette, dopodiché a distanza di 48-72 ore si valuta la reazione cutanea locale: se la rimozione del cerotto contenente nichel lascia sotto di sé una chiazza di cute infiammata, il test è considerato positivo e si fa diagnosi di allergia al nichel.

Purtroppo non esiste un modo per eliminare definitivamente il nichel.

Per ridurre la probabilità di sviluppare un’allergia al nichel è meglio evitare l’esposizione prolungata a oggetti che contengono questo metallo. In caso di reazione particolarmente violenta, è comunque possibile assumere medicinali in grado di alleviare i sintomi ed accelerarne la risoluzione come creme per uso topico a base di corticosteroidi o antistaminici.

Dato che è un problema molto diffuso ecco alcuni consigli per limitare i sintomi da DAC:

  • Scegli utensili e altri oggetti di metallo con manico di plastica o di legno; gli oggetti con cui è difficile evitare il contatto (ad esempio orologi e chiavi) andrebbero isolati con materiale plastico.
  • Usa abiti senza cerniere metalliche, fermagli e bottoni o comunque evitare il contatto diretto della pelle con queste parti.
  • Leggi attentamente le etichette dei prodotti cosmetici e per l’igiene per assicurarti che siano nichel-free.

Dott. Francesco Papia

Se anche tu sospetti di essere allergico al nichel prenota una visita specialistica con il dott. Francesco Papia, specialista in Allergologia e Immunologia a Palermo, al 333 989 2965.