Vaccino anti-Covid e allergia: controindicazioni e falsi miti
Uno dei temi più discussi attualmente riguarda sicuramente la vaccinazione anti-Covid e, da un punto di vista allergologico, quando è controindicata o meno l’esecuzione della dose vaccinale.
Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza: quali sono le reali controindicazioni allergologiche? Quali invece i falsi miti?
Controindicazioni
La regola generale suggerisce che un vaccino non deve essere somministrato quando vi sono controindicazioni tali che il rischio di reazioni avverse è maggiore dei vantaggi indotti dalla vaccinazione stessa.
La presenza però di una controindicazione ad uno specifico vaccino non esclude la possibilità di poter ricorrere ad altre tipologie di vaccino.
Ma quali sono le sostanze a maggiore rischio allergologico? La SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) identifica alcuni componenti che, anche se raramente, potrebbero determinare reazione avversa in soggetti sensibilizzati. Questi sono:
- polietilene-glicole-2000 PEG contenuto nel vaccino Comirnaty di Pfizer-Biontech;
- metossipolietilene-glicole-2000 (PEG2000 DMG). I PEG sono allergeni noti che comunemente si trovano in molti farmaci, e prodotti di uso comune per la casa e/o cosmetici;
- trometamina (presente nei mezzi di contrasto radiografico e in alcuni farmaci somministrabili per via orale e parenterale) contenuta nel vaccino Spikevax di Moderna;
- polisorbato contenuto nei vaccini Covid-19 a vettore virale Vaxzevria di AstraZeneca e Janssen di Johnson&Johnson. II polisorbato 80 è una sostanza ampiamente utilizzata sia in ambito farmacologico che alimentare. PEG e polisorbato sono, inoltre, strutturalmente simili e possono verificarsi reazioni di cross-reattiva tra questi composti.
Quasi nella totalità dei casi, si tratta di sostanze che assumiamo o con le quali entriamo in contatto quotidianamente perché utilizzati non solo come conservanti di vaccini, ma anche come conservanti alimentari, di farmaci di uso comune o nell’industria di cosmesi.
In caso di reazione allergica grave alla prima dose di un vaccino Covid-19 si può considerare, eventualmente, la possibilità di utilizzare un vaccino di tipo diverso per completare l’immunizzazione ed eseguire una vaccinazione eterologa. In queste circostanze, è in ogni caso importante una valutazione allergologica ed eventuali indagini di approfondimento.
Falsi miti
Vi sono anche alcune falsi miti e false controindicazioni, che proprio in quanto tali non permettono di essere esentati dalla vaccinazione anti-Covid. Tra le più comuni: allattamento e gravidanza.
L’allattamento non rappresenta una controindicazione alla vaccinazione, così come la vaccinazione anti-Covid non è controindicata in gravidanza.
Anche i soggetti affetti fa malattie autoimmuni possono ricevere qualsiasi vaccino autorizzato dall’Agenzia europea del farmaco (Ema). Stesso discorso per i pazienti immunocompromessi e gli oncologici in corso di radio-chemioterapia, salvo specifiche controindicazioni.
Le persone con una storia di allergia come allergie ad alimenti, agli animali domestici, al veleno di imenotteri, aeroallergeni o al lattice, possano essere vaccinate.
Pertanto, ove necessario in relazione alla storia clinica, è importante eseguire una valutazione specialistica allergologica, per valutare l’eventuale rischio di reazione avversa all’esecuzione della vaccinazione.