Asma e allergie in vacanza: ecco come viaggiare tranquilli

Asma e allergie possono rovinare una vacanza se chi ne soffre non prende le giuste precauzioni. Purtroppo le allergie non vanno in vacanza. È vero che in estate alcune fioriture sono terminate e che quindi, il problema delle riniti allergiche è meno diffuso. Ma è altresì vero che i cambiamenti climatici hanno modificato il ciclo di vita delle piante allungandone il periodo di fioritura e di impollinazione. Nei mesi di luglio-settembre, sono particolarmente diffusi i pollini delle composite, come ad esempio l’ambrosia, l’assenzio e l’artemisia. Inoltre, il clima caldo-umido facilita la proliferazione degli acari della polvere e delle muffe, soprattutto nelle case di villeggiatura che magari sono rimaste chiuse per parecchi mesi.

Mare o montagna per chi è allergico?

Dipende dal tipo di allergia. Grazie all’esposizione solare, le patologie allergiche quali rinite e asma migliorano proprio nei mesi estivi poiché le alte temperature riducono la concentrazione di allergeni. Il soggiorno nelle località marine dal clima temperato rappresenta un innegabile vantaggio per tutti quei pazienti affetti da allergia ai pollini e da malattie respiratorie croniche, che risultano estremamente sensibili agli sbalzi termici. Prima di scegliere la meta delle proprie vacanza è bene controllare i calendari pollinici. Se si è allergici agli acari meglio scegliere la montagna oltre i 1500 metri. A quell’altezza, infatti, non ci sono acari, che costituiscono fra le principali cause degli attacchi d’asma. Se, invece, si è allergici alle muffe, qualsiasi clima secco, di mare o di montagna, va bene. In questi casi meglio evitare il lago. Infine, se a scatenare gli attacchi allergici è il pelo di cane e di gatto, occorre prudenza se si sceglie una vacanza in campagna o in agriturismo.

Ma non sono solo le piante con i loro pollini a rappresentare una minaccia. Non sono da sottovalutare le allergie cutanee (come l’orticaria o le allergie da contatto), alimentari o da punture di insetto.

Ecco alcuni consigli per le allergie cutanee

L’applicazione di cosmetici solitamente usati nel periodo estivo (olii per capelli, creme o filtri solari, profumi, etc.) può determinare una reazione da contatto localizzata o estesa. Per ridurre il rischio basta seguire alcuni accorgimenti come quello di fare docce con acqua dolce subito dopo il bagno in mare e proteggere la cute con cappelli e magliette soprattutto durante le ore più calde. Anche a tavola è importante evitare l’assunzione di cibi ricchi in istamina e/o istamino-liberatori che potrebbero indurre o peggiorare la sintomatologia cutanea in caso di orticaria, come ad esempio pesche, fragole, pesce e crostacei.

…per le allergie alimentari

È opportuno sapere con esattezza cosa si ordina per evitare possibili reazioni allergiche causate da alcuni ingredienti: è sempre meglio dichiarare le allergie alimentari e portare con sé i farmaci per il primo intervento. Tra gli alimenti maggiormente coinvolti in questi tipi di allergie vi sono le proteine del latte e le uova ( in particolare in età pediatrica), la soia, le arachidi, le nocciole, il pesce, i crostacei.

…per le allergie al veleno di imenotteri

Il veleno iniettato dal pungiglione di un imenottero (ape, bombo, vespa e calabrone) ha un effetto irritante nella sede della puntura, causando infiammazione che nella maggior parte dei casi rimane localizzata. In alcuni soggetti, tuttavia, il sistema immunitario produce anticorpi specifici implicati nelle reazioni allergiche, detti IgE, che scatenano una reazione al veleno più o meno generalizzata che può coinvolgere, oltre al distretto cutaneo, anche l’apparato gastrointestinale, quello respiratorio e quello circolatorio, provocando sintomi di varia gravità, fino allo shock anafilattico. Ricordare alcune semplici norme di sicurezza: evitare profumi, vestirsi con colori chiari, non avvicinarsi e non disturbare gli alveari, coprire bevande zuccherate e cibo (soprattutto dolce) per non attirare vespe e api, non agitare le braccia e non cercare di scacciarle con le mani.

In caso di episodi di pregresse reazioni avverse a punture di imenotteri, è fondamentale fare una valutazione allergologica perché è possibile prescrivere gratuitamente l’adrenalina autoiniettabile per i paziente allergici ed, eventualmente, l’immunoterapia, che rappresenta una terapia salvavita.